In sede di conversione in legge del DL 19.10.2024 n. 155 sono state introdotte diverse novità relative al concordato preventivo biennale (CPB) e al regime del ravvedimento per le annualità 2018-2022.

Il prossimo 16 dicembre 2024 scadrà la seconda rata dell’IMU, si ricorda che, per la gene-ralità dei soggetti passivi, l’IMU dovuta per il 2024 va corrisposta in due rate:

• l’acconto da versare entro il 17 giugno 2024;
• il saldo da versare entro il 16 dicembre 2024, sulla base delle aliquote da applicare per l’anno in corso.

Come già anticipato nella precedente circolare è stato prorogato al 16.1.2025 il termine per il pagamento della seconda o unica rata di acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi.

La riapertura del termine per l’adesione al concordato preventivo biennale fino al 12 di-cembre riguarda esclusivamente i soggetti ISA che hanno presentato il modello REDDITI 2024 entro il 31 ottobre.

La scadenza per il pagamento del secondo acconto delle imposte sui redditi, tra cui IRPEF, IRES e IRAP, è fissata solitamente per il 30 novembre, poiché quest’anno tale data cade di sabato, la scadenza è posticipata a lunedì 2 dicembre.

L’art. 2-bis del DL 9.8.2024 n. 113, inserito in sede di conversione nella L. 7.10.2024 n. 143, ha previsto per il solo anno 2024 un’indennità una tantum di 100,00 euro (c.d. “bonus Natale”) in favore dei lavoratori dipendenti in possesso di specifici requisiti, reddituali e familiari, quest’ultimi oggetto di modifiche recenti da parte dell’art. 2 del DL 14.11.2024 n. 167.

Il DDL di Bilancio 2025 prevede, a partire dal 2025, la deducibilità delle spese di rappre-sentanza solo previo pagamento con mezzi tracciabili.

L’Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo che consentono ai datori di lavoro, in qualità di sostituti d’imposta, di poter recuperare il credito maturato per effetto dell’erogazione ai lavoratori dipendenti dell’indennità una tantum di 100 euro c.d. “bonus Natale”. Con il Decreto Legge approvato dal Governo è stata ampliata la platea dei beneficiari in quanto è stato eliminato tra i requisiti per la richiesta del bonus quello relativo alla presenza del coniuge a carico essendo sufficiente avere almeno un figlio a carico per poter ottenere il bonus.

Il DL 34/2020 cd decreto rilancio ha introdotto una detrazione pari al 110% (con successi-ve riduzioni al 90% per il 2023, al 70% per il 2024 e al 65% per il 2025) delle spese rela-tive a specifici interventi di efficienza energetica e di misure antisismiche sugli edifici.